VIETNAM & CAMBOGIA, TRA NATURA E STORIA
Vietnam e Cambogia, due mete che mostrano ancora il loro volto più autentico a chi si appresta a scoprirle. Al rientro a casa restano ricordi intensi grazie alle architetture, ai profumi, alle usanze, e all’accoglienza.
DETTAGLI DEL VIAGGIO | |
MINIMO DI PARTECIPANTI | 2 |
PARTENZE | SIA DATE FISSE DI GRUPPO CHE INDIVIDUALI |
LINGUA | ITALIANA |
DURATA DEL VIAGGIO | 11 NOTTI |
ITINERARIO | HANOI, HALONG, HOI AN, HUE, HO CHI MIN, DELTA MEKONG, CHAU DOC, PHNOM PENH, SIEM REAP, ANGOR WAT |
Un itinerario che partendo dalla capitale vietnamita Hanoi prosegue con la magia fiabesca degli incantevoli paesaggi naturali della Baia di Halong, prima di raggiungere il Vietnam centrale con i suoi tesori architettonici patrimonio dell’Unesco e arrivare a Ho Chi Minh City, capitale economica del paese e base per la visita della vasta area del delta del Mekong. Si prosegue in Cambogia, paese di estrema bellezza e dallo straordinario patrimonio storico che si raggiunge risalendo in barca il delta del Mekong fino alla capitale Phnom Penh. Il viaggio termina con la visita del maestoso sito archeologico di Angkor.
HANOI è una capitale interessante e tutta da scoprire, adagiata sulla riva destra del fiume Rosso. La sua nascita risale al 3000 a.C., età della quale furono scoperti i primi reperti storici. La cultura di Hanoi ha influenze cinesi e francesi risalenti al periodo coloniale e sovietiche risalenti dalla Guerra del Vietnam in poi.
Un insieme di viuzze piene di vita nella Città Vecchia, i negozi d’antiquariato, i mercati tradizionali, i monumenti storici accanto ai numerosi palazzi del Partito, il bellissimo lago Hoan Kiem famoso in tutto il mondo, ne fanno un luogo colmo di fascino . I punti focali della città sono l’imponente Mausoleo di Ho Chi Minh, il parco di quella che fu la Residenza del Governatore Generale d’Indocina e dove si trova la casa in cui visse il Presidente e la deliziosa “Pagoda a pilastro unico”, emblema del buddismo vietnamita e la cui forma ricorda un fiore di loto, simbolo di purezza. Una delle esperienze più interessanti da vivere ad Hanoi è la partecipazione allo spettacolo teatrale delle “marionette sull’acqua” che si tiene nel Lago Hoan Kiem o lago della Spada restituita. Si tratta di uno spettacolo unico al mondo dove gli attori sono delle marionette in legno che, accompagnate da suggestive musiche, recitano e danzano sull’acqua facendo rivivere le antiche storie della tradizione, gustose scene di vita quotidiana e vicende tratte dalle più poetiche leggende popolari, tra cui quella che racconta la storia della Spada restituita.
Non distante dal centro di Hanoi, sulle rive del Lago dell’Ovest, ha sede il Tempio della Letteratura . Originariamente costruito come un’università dedicata a Confucio, studiosi e saggi, svolse un ruolo cruciale nella formazione della classe dirigente della Nazione. L’edificio rappresenta uno dei migliori esempi dello stile architettonico Vietnamita dell’epoca.
Ci spostiamo sulla BAIA DI HALONG, una delle meraviglie naturali del Vietnam. E’ formata da centinaia di isolotti emergenti dal mare: un’antica leggenda narra la nascita di questa meraviglia, formatasi dai resti della coda di un drago inabissatosi nel mare. La scoprirete a bordo di un battello da crociera con il quale vi addentrerete tra la miriade di isole, isolotti, faraglioni e scogliere entro le quali si aprono grotte ove stalattiti e stalagmiti disegnano le piú straordinarie scenografie naturali.
Con un volo interno si raggiunge DA NANG, grande centro urbano, che sta diventando oggi una località balneare sempre più apprezzata ed è località strategica per gli itinerari turistici; dista, infatti meno di un’ora da HOI AN, l’incantevole cittadina denominata la “città delle lanterne”. Nel Medioevo cinesi, giapponesi, olandesi, portoghesi e commercianti di seta, da tanti altri angoli del mondo passavano per Hoi An e molti vi rimanevano per mesi, tanto da acquistare o costruire dimore in cui risiedere stabilmente durante i numerosi soggiorni. Le antiche case dei mercanti cinesi e giapponesi sono oggi degli edifici storici protetti dall’UNESCO e con le loro facciate color ocra e i ballatoi in legno scuro offrono uno spaccato di questa epoca storica. Numerosi sono i templi costruiti nei secoli dalle diverse comunità che risiedevano in città, tracce di culture diverse che vollero ricostruire qui l’angolo di mondo da cui provenivano. Ogni passo per le vie della Città Vecchia equivale ad un viaggio indietro nel tempo, ora in una casa di un mercante portoghese, ora in una Sala del Tempio con statue votive legate all’iconografia cinese, ora nel Ponte Giapponese fatto costruire dalla comunità giapponese risiedente in città per collegare il loro quartiere al resto del centro. E poi ci sono le lanterne di seta, il simbolo più romantico di Hoi An, da cui l’appellativo di Città delle Lanterne. Appese lungo fili invisibili che attraversano le vie, sembrano palloncini multicolore che fluttuano nell’aria. Di sera si accendono creando un’atmosfera magica, come lucciole colorate che ballano sopra le teste dei passanti.
HOI AN è anche il punto di partenza per interessanti escursioni, come quella al massiccio roccioso del Ngu Hanh Son, le Cinque Montagne di Marmo o dei “Cinque elementi naturali”. Ai suoi piedi, nel villaggio di Dong Hai, centinaia di famiglie si dedicano ancora alla vecchia arte di lavorazione della pietra. Da una breve scalinata in pietra si salirà fino a mezza costa dove, addossata alla parete rocciosa, ai tempi dell’Imperatore Minh Mang venne costruita la Linh Ung Pagoda, uno dei più venerati luoghi di culto della regione. Prima di rientrare a Hoi An si visiterà My Son, l’antichissima “Città Santa” del regno del Champa che fu contemporaneo ed antagonista del grande Impero di Angkor, dichiarata “World Heritage” dall’Unesco. In un superbo anfiteatro roccioso ammantato di folta e selvaggia vegetazione gli antichi sovrani Cham fecero costruire, tra il VI ed il XIV secolo, i loro santuari in mattone ed arenaria in cui per secoli si celebrarono i riti in onore di Shiva e Vishnu.
Si prosegue alla volta di HUE, la suggestiva capitale degli imperatori Nguyen che rievoca ancora i fasti del Vietnam imperiale e rappresenta una tappa fondamentale per chiunque voglia compiere un viaggio in questo Paese. La Cittadella è certamente la principale attrazione di Hué. Racchiude al proprio interno la Città Imperiale, nel cui cuore sorge la Città Porpurea Proibita riservata all’imperatore, alla sua famiglia e a pochi eletti. Varcato l’ingresso principale si apprezza da subito la maestosità del sito storico. Alberi, giardini incantevoli, laghetti, templi e palazzi sono disposti secondo i principi geomantici cinesi. Risalendo la valle del Fiume dei Profumi si raggiungono i Mausolei Imperiali di Tu Duc e Khai Dinh; non sono semplici tombe, sono piuttosto simili ai palazzi imperiali che venivano eretti quando i futuri utilizzatori erano ancora in vita. Effettivamente sembra di visitare una la Cittadella di Hué in miniatura tanto . Laghetti, giardini e templi sono infatti presenti al proprio interno.
Si raggiunge in volo HO CHI MINH (più conosciuta come SAIGON), la città del Vietnam del sud famosa per il ruolo chiave che rivestì nel corso della Guerra del Vietnam. A tal proposito è d’obbligo la visita a Cu Chi, la famosa cittadella sotterranea dei Vietcong che riuscirono a costruire sotto terra un’incredibile rete di magazzini, dormitori, armerie, cucine, infermerie e posti comando collegati tra loro da 250 chilometri di cunicoli e gallerie che resistettero, inviolati, a tutti bombardamenti e gli attacchi portati per anni e anni dalle truppe americane. Nella boscaglia emergono alcune strutture rese accessibili al pubblico e suggestivi manichini di Vietcong in armi montano la guardia nei punti strategici. Ma Saigon è celebre anche per i suoi monumenti coloniali francesi, tra cui la Cattedrale neogotica di Notre-Dame, interamente realizzata con materiali importati dalla Francia, e l’Ufficio Postale Centrale disegnato da Gustave Eiffel . Vale la pena anche fare due passi nella vivace zona commerciale che va dalla via Dong Khoi, la “Rue Catinat” dei coloni francesi, alla piazza del grande mercato Ben Thanh . A bordo di piccole imbarcazioni locali che penetrano nei rami del fiume si raggiungerà il pittoresco mercato galleggiante di Cai Be cui fanno corona le vaste piantagioni di frutti tropicali. Si vedranno inoltre i tipici villaggi ed i caratteristici paesaggi del delta con la popolazione che vive quasi abbracciata a queste dense acque che da millenni sono portatrici di vita.
E’ giunto il momento di passare il posto di frontiera tra Vietnam e Cambogia e questo avverrà risalendo in battello uno dei canali che collega il Bassa al Mekong Inferiore. La navigazione proseguirà attraverso lo stupendo paesaggio fluviale con colture e villaggi che si affollano sulle rive e con la loro diversità rendono evidente il passaggio tra due Paesi, due culture, due modi di vivere diversi fino a raggiungere PHNOM PENH dopo circa 5 ore di navigazione. Phnom Penh, capitale della Cambogia, è la più vasta e popolosa città del Paese; è rinomata per la sua architettura influenzata dallo stile tradizionale khmer e da quello acquisito sotto la denominazione coloniale francese. Con il suo stupefacente Palazzo Reale, le terrazze lungo il fiume e i mercati colorati, Phnom Penh e’ una citta’ di cui e’ facile innamorarsi. Assaggerete uno street food incredibile, guarderete il mondo dalle rive del Mekong e vi immergerete nella storia di una citta’, un tempo tormentata, che e’ davvero tornata al suo splendore.
Da Phnom Penh si raggiunge SIEM REAP in direzione nord, sulla “Via Reale” verso le regioni centrali della Cambogia. Lungo il percorso si visiterà, in barca, un villaggio di pescatori sul Tonle Sap, dove si potranno osservare i metodi di pesca e la vita quotidiana del popolo khmer che vive sulle sponde del lago. Una comunitá nomade che si sposta sulle acque del lago per seguire le stagioni della pesca. Qui hanno le loro abitazioni, le scuole, la chiesa, i negozi e gli allevamenti di pesce, tutti costruiti su barconi e piattaforme galleggianti che si alzano e si abbassano seguendo il regolare ritmo delle piene del Lago.
Ed eccoci finalmente ad ANGKOR : uno dei complessi archeologici più belli al mondo. Il sito comprende un vasto territorio che un tempo fu una grande città, edificata durante l’età d’oro dell’impero Khmer. “Angkor” significa infatti “grande capitale”, poiché l’impero ospitò qui il suo centro politico e culturale tra il IX e il XV secolo. Fu in questo periodo che vennero costruiti la maggior parte dei templi e delle strutture ancora oggi conservate. Una vastità di templi e costruzioni, alcune semi-nascoste dalla giungla, sostano qua da centinaia di anni. Santuari, bassorilievi, sculture, torri e fossati attendono il turista per sorprenderlo dietro ogni angolo e meravigliarlo con forme e architetture. La natura si insinua tra i templi, ed è frequente la vista di gigantesche radici e tronchi che convivono in simbiosi con le antiche rovine. Il valore artistico e culturale di questo complesso è immenso, infatti è protetto come patrimonio dell’umanità UNESCO. Questo tempio-città fu costruita da Suryavarman II (1112–52) ed è la rappresentazione terrestre del Monte Meru, il “monte Olimpo” della religione hindu e dimora di antiche divinità. Tutti i re-dio cambogiani si sforzavano di migliorare le strutture dei propri antenati in dimensioni, scala e simmetria, raggiungendo il culmine in quello che si crede sia il più grande edificio religioso al mondo. Dall’ingresso principale, una strada in arenaria rialzata sul fossato porta all’interno del muro perimetrale. Attraversando i cortili si raggiunge la torre centrale: la bellezza, la vastità e l’imponenza di Angkor Wat permeano il turista che vi fa ingresso. Il percorso che si compie passo dopo passo, dall’esterno fino al centro del tempio, è simbolicamente un viaggio nel tempo fino alla creazione dell’universo. L’intera struttura assomiglia infatti a una riproduzione in miniatura del creato. Se Angkor Wat è il tempio più ben conservato, il complesso di Angkor vanta e cela molte altre strutture: il Bayon, tempio contenuto all’interno delle mura perimetrali dell’area di Angkor Thom (10 km2), sorprende con statue di 216 enormi volti, voluti dal sovrano Jayavarman VII; il Ta Prohm è invece invaso dalla giungla, con radici aggrappate alla pietra delle rovine, ed è quello apparso nel film Tomb Raider del 2001.
Il viaggio volge al termine…a voi la scelta di proseguire con un soggiorno mare o se rientrare a casa……
ABBINAMENTI
IL VIETNAM E LA CAMBOGIA SI PRESTANO AD UN ABBINAMENTO CON LE MALDIVE O LA TAILANDIA O GLI EMIRATI ARABI (DUBAI)