PERU’ & BOLIVIA: IL MISTERO DI MACHU PICCHU E IL FASCINO DEL DESERTO DI SALE DI UYUNI

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Due paesi, due mondi, due culture: un viaggio nel Perù archeologico e nella Bolivia andina, con i suoi paesaggi mozzafiato e i resti di antiche civiltà.

DETTAGLI DEL VIAGGIO
MINIMO DI PARTECIPANTI2
PARTENZEINDIVIDUALI E GIORNALIERE
LINGUAITALIANO O INGLESE/SPAGNOLO
DURATA DEL VIAGGIO11 NOTTI
ITINERARIOLIMA – CUSCO – VALLE SACRA DEGLI INCA – MACHU PICCHU – PUNO – LAGO TITICACA – LA PAZ – UYUNI

Il meglio di questi due Paesi sud-americani. Alla scoperta dei siti archeologici pre-colombiani del Perù come la Fortezza di Ollantaytambo nella Valle Sacra degli Inca e il Santuario di Machu Picchu, le città coloniali come Cusco e i paesaggi naturali delle Ande, Raimbow Mountains e il lago di Titicaca fino a scoprire il deserto di Sale di Uyuni.

Il nostro tour inizia con la visita della capitale del Perù, Lima, a patire dalla sua Plaza Mayor, luogo simbolo da cui nacque e si sviluppò la cosiddetta “Città dei Re”, poi divenuta la capitale della Repubblica del Perù nel 1821, anno che segnò l’indipendenza del Paese. Sicuramente una delle perle della città è il Museo Larco, ubicato all’interno di una dimora del viceré costruita su una piramide precolombiana del secolo VII. In questo celebre Museo, noto anche per la più vasta collezione al mondo di ceramiche a carattere erotico, si avrà l’opportunità di ammirare la più completa collezione preispanica di reperti d’oro e d’argento così come oggettistica erotica.

In volo si raggiunge la città di Cusco, che fu capitale dell’Impero Inca (XV secolo). A Cusco, ogni angolo narra una storia differente ed ogni storia è affascinante, mistica e intrigante. Che effetto vi farebbe camminare per vie dai nomi come: “Bara” “Sette Cobra” “Arpie”? Strade dove il tempo sembra essersi fermato, dove ogni angolo è stato teatro di una leggenda e dove le pietre, ancora intatte, sembrano vive. La città di Cusco è stata testimone dell’arrivo degli Spagnoli e tutt’oggi conserva quella magia ancestrale che ammalia i mille visitatori, che possono sentirsi parte di questa storia ancora viva. Cusco, dichiarata la capitale storica del Perù, è l’ombelico del mondo… Imperdibile! Il grande Impero Inca non si è concluso: vive in ogni frammento delle mura e dei palazzi in pietra di Cusco, in splendida armonia con l’impressionante architettura del vicereame.  Il cuore del centro storico della Città imperiale è la Plaza de Armas, su cui si affaccia l’imponente Cattedrale, a pochi metri dalla Pietra dei Dodici Angoli e a pochi isolati dal caratteristico quartiere di San Blas, il rione abitato dalla nobiltà Inca che qui eresse imponenti costruzioni di pietra.

Cusco è il punto di partenza per la visita dei siti archeologici di Kenko, Puca Pucara e la straordinaria fortezza di Sacsayhuamán che domina sulla città. Da lassù, colossali muri di pietra costituiscono il paesaggio e che suscitano ad ogni visitatore la stessa domanda: come ci sono arrivate? Proprio in questo consistono il mistero e l’ammirazione che circondano queste costruzioni degli Inca. Nella capacità, da parte di questa civiltà, di sviluppare sistemi di una simile portata per espandere l’impero.

Nel percorso che conduce da Cuzco al Machu Picchu si attraversa la stupefacente Valle Sacra degli Inca (Valle Sagrado), un’area splendida delimitata da dolci montagne nella quale si estendono fin dalla notte dei tempi i campi adibiti alla coltivazione. Qui sorgono anche diversi villaggi più o meno grandi che hanno mantenuto intatta la loro autenticità e il loro misticismo, e nei quali puoi ammirare diverse testimonianze archeologiche di grande importanza che continuano a raccontare la gloriosa storia di questa incredibile popolazione . Tra queste spiccano Chinchero dove si trova una delle prime chiese cattoliche risalenti al XVII secolo e Maras, nel cui territorio c’è un imponente complesso di saline di epoca incaica. Un paesaggio lunare costituito da circa 3000 stagni utilizzati dal popolo Inca per l’estrazione del sale e il successivo scambio con altri prodotti dell’impero. Un luogo reso magico dalle straordinarie combinazioni di colori che i raggi del sole creano sullo specchio di acqua e sale. Ma, di tutti i villaggi presenti nella zona della Valle Sacra Inca il più importante e suggestivo è senza ombra di dubbio Ollantaytambo. Tipico esempio di pianificazione urbana degli Inca, tutt’oggi abitato come in passato, nei tempi antichi fu un “tambo”, ovvero un luogo di ristoro e alloggio per comitive che intraprendevano lunghi viaggi.

Dalla stazione ferroviaria di Ollantaytambo si parte in treno in direzione Aguas Calientes, per raggiungere il Machu Picchu. Il tragitto in treno sarà una delle grandi sorprese del viaggio, in quanto vi permetterà di percorrere uno degli itinerari ferroviari più belli del mondo. Gli incredibili paesaggi della zona vi sorprenderanno! Il tragitto, di 112 chilometri e della durata di un’ora e mezza, passerà in un battibaleno! Immaginiamo di tornare a Luglio 1911 e di partecipare alla spedizione peruviana di Yale, guidata da Hiram Bingham . Uno spettacolo straordinario si presenta ai vostri occhi: le rovine dell’antica città inca di Machu Picchu!! Machu Picchu significa “vecchia montagna” nella lingua nativa del Perù, ed è stata costruita come città fortezza per l’aristocrazia di Cuzco, la capitale dell’impero Inca. Questa città è stata scoperta solo nel XX secolo, 400 anni dopo la sua caduta. Essendo invisibile a chiunque non ne conosca l’ubicazione, è rimasta intatta anche quando i conquistatori spagnoli hanno spazzato la terra. Bingham si rese conto della straordinaria scoperta archeologica, una delle più importanti mai fatte nella storia. Machu Picchu era coperta da rovi, vegetazione che nascondeva i templi, le case, le porte, chissà forse anche i tesori di Machu Picchu . Nel 1912, e poi ancora nel 1915, Bingham e i suoi colleghi della Vale University, del National Geographic e dello Smithsonian, i suoi sponsors, riportarono alla storia Machu Picchu. Non trovarono oro, ma una città quasi intatta che tanto ci ha insegnato sugli Incas.

Prima di lasciare Cusco vale la pena visitare la Vinicunca Mountain, anche conosciuta come Montana de Siete Colores o, ancora, Rainbow Mountain. Non c’è dubbio che questa montagna, o meglio questa sezione della cordigliera dell’Ausangate, sia davvero spettacolare, e che spesso valga la pena di affrontare una grande fatica per salire sino ai suoi quasi 5000mt, a piedi o in alcuni casi a dorso di cavallo per ammirare, sul vertice di entrambi i suoi versanti, delle incredibili striature minerali che donano alla montagna un fascino incredibile e che lascia tutti i visitatori letteralmente senza fiato. I colori che donano a VINICUNCA il suo aspetto cosi sorprendete sono dovuti ai diversi minerali che abitano dentro la terra della montagna colorata, e che durante le eree geologiche si sono depositati e sovrapposti fra loro. Non dobbiamo dimenticarci che ci troviamo nel continente sudamericano, dove si trova la famosa placca continentale di Nasca, e lo scontro fra questa e la più grande placca sudamericana ha letteralmente “corrugato” la terra, sollevandola e spingendone la crosta generando, oltre che la cordigliera Vilcaonota, quella che oggi vediamo come VINICUNCA. In breve, i fantastici colori della MONTANA DE SIETE COLORES altro non sono che ferro (il rosso) manganese (il rosa) zolfo, (il giallo) e carbonato di calcio (il bianco). Ma quelli più “strani da vedere su una montagna, cioè il verde e il blu, sono dati dal rame e dalla sua ossidazione. Il Marrone ed il nero poi sono dati dal magnesio misto a rocce varie e dal granito.

Riprendiamo il nostro viaggio in direzione sud, attraverso la spettacolare Cordigliera delle Ande. Nel corso del viaggio si incontreranno piccoli villaggi, greggi di lama e di alpacas fino a raggiungere Puno, punto di partenza per la visita del Lago Titicaca, il lago navigabile più alto al mondo e situato al confine con la Bolivia. La storia degli Inca ha inizio dal Lago Titicaca. Secondo la leggenda, il Dio Virachocha emerse dalle acque e creò il sole, le stelle e i primi sovrani Inca. Una intera giornata è dedicata all’escursione in motoscafo sul Lago Titicaca per visitare le famose isole galleggianti degli Uros. Gli Uros sono una popolazione fuggita alle invasioni Inca che, da allora, vive su queste isole artificiali che loro costruiscono grazie alla totora (giunco), una pianta che cresce abbondantemente nel Lago Titicaca e che loro usano in tutte le maniere: dalla costruzione delle isole sulle quali vivono alle capanne, dalle imbarcazioni fino a cibarsene della parte più tenera. Le isolette sono piuttosto piccole, ci vivono 20 o 30 persone e sono unite tra loro, da collegamenti percorribili, formando un grande arcipelago di canne intrecciate . Si visiterà una di queste isole, l’Isola di Taquile, abitata dagli indigeni Aymara, celebri in tutto il mondo per le loro capacità di tessitori .

Ed è ora di salutare il Perù per raggiungere la Bolivia. Da Puno, si raggiunge La Paz in bus o con trasferimento privato e poi, in volo, si atterra ad Uyuni.

Il Salar de Uyuni in Bolivia è uno dei luoghi più fotografati del Sud America e rappresenta la Bolivia intera nell’immaginario di molti. Il Salar contiene una riserva di circa 9 milioni tonnellate di litio e altri minerali, che lo fanno diventare il “serbatoio” di sale più grande al mondo.
Attraversare questo lago salato è un’esperienza straordinaria soprattutto durante l’inverno, quando il cielo blu profondo contrasta con il bianco brillante della crosta di sale. Quando, invece, il tempo è nuvoloso si produce l’effetto “white-out” dove l’orizzonte svanisce nel nulla, rendendo impossibile distinguere la terra dal cielo.  il colpo d’occhio è fenomenale! Una distesa desertica bianchissima ed abbagliante con un cielo azzurrissimo, dove, quasi al centro, si trova Isla Incahuasi, una formazione vulcanica in cui si ergono cactus giganti alti più di 5 metri e dalla cui cima si ammira l’immensità del deserto salato a 360°. Ai margini del Salar in località Tahua il maestoso vulcano Tunupa fa da sfondo e con una piacevole camminata si arriva alla grotta dove si trovano le mummie di Coquesa e un incantevole paesaggio con i famosi fenicotteri rosa.
Tutt’intorno lagune, vulcani estinti, geyser, fumarole e formazioni rocciose multiformi costituiscono uno dei più affascinanti paesaggi desertici al mondo. Pernottare poi in un hotel di sale è davvero un’esperienza unica (vi invitiamo ad approfondire l’argomento PERNOTTARE IN UN HOTEL DI SALE riportato su questo sito)

Il nostro tour termina con il rientro ad Uyuni e da qui si aprono diversi possibili scenari: si potrebbe continuare il tour in Bolivia per scoprire la viva anima indigena, nelle Città boliviane come Sucre, famosa per i suoi meravigliosi edifici in stile Barocco spagnolo ancora perfettamente conservati, oppure l’entroterra dove si vive la Bolivia vera, genuina e incontaminata. In queste zone le popolazioni indigene hanno continuato a vivere secondo usi e tradizioni molto antichi, la gente è accogliente e solare e indossa quotidianamente gli abiti tradizionali, con i tipici colori sgargianti e il filo grezzo.

In alternativa….un soggiorno balneare ai Caraibi, oppure in Polinesia…..

ABBINAMENTI

CONSIGLIAMO DI ABBINARE IL TOUR PERU’ – BOLIVIA CON UN SOGGIORNO MARE AI CARAIBI OPPURE IN POLINESIA

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