BALI, L’ISOLA DEGLI DEI
L’appellativo di “isola degli dei” nasce dal suo eterogeneo paesaggio, fatto di pendii e montagne, coste e spiagge sabbiose, campi di riso sontuosi e desolati pendii vulcanici che offrono un piacevole sfondo alla sua cultura brillante, profondamente ultraterrena ed eccezionale di quest’isola.
DETTAGLI DI VIAGGIO | |
NUMERO PARTECIPANTI | MINIMO 2 |
PARTENZE | PARTENZE INDIVIDUALI E GIORNALIERE |
LINGUA | ESCURSIONI CON GUIDA PARLANTE ITALIANO |
DURATA | NON MENO DI 8 NOTTI |
ITINERARIO | UBUD / BATUBALAN / MONKEY FOREST / TEGALANG / GUNUNG KAWI / TIRTA EMPUL / BATUR / MENGWI / TANAH LOT / ULUN DANU BRATAN / KLUNGKLUNG / LEMPUYANG / NUSA DUA |
Il tour con cui vi porteremo alla scoperta dell’isola di Bali ruota tutto intorno al soggiorno ad Ubud, la colonna portante di tutta l’isola.
Viene considerata “il cuore e l’anima di Bali“, non soltanto per i numerosi eventi culturali e religiosi che ospita, ma anche per la sua posizione piuttosto centrale rispetto alle principali destinazioni dell’isola. Il suo nome deriva dal termine balinese ubad, “medicina”. Infatti, in questo villaggio, da sempre, hanno trovato spazio storie di santoni e guaritori, luoghi di meditazione immersi nel verde e, in generale, una certa predilezione per il misticismo e la sacralità. Ubud deve gran parte della sua fama al film di successo “Mangia Prega Ama” con Julia Roberts, tratto dall’omonimo romanzo; molte delle scene hanno avuto luogo proprio nei dintorni di Ubud, trasformando questo villaggio nella patria dello yoga e della meditazione. Il film ed il libro hanno messo in risalto il fascino incredibile di quest’isola che è molto di più rispetto alle sole spiagge. A Ubud è possibile vivere in prima persona una grande cultura artistica moderna e antica che si evince dalle tantissime gallerie d’arte e musei presenti per le strade della città che permettono ai visitatori di ammirare le creazioni degli artisti balinesi e non.
La prima giornata vi porterà alla scoperta dei dintorni di Ubud, tra esperienze tipiche e natura lussureggiante. Presso il villaggio di Batubalan assisterete alla famosa danza Barong, un classico modo balinese di recitare la mitologia con la danza dei pantomimi. La danza barocca simboleggia l’eterna lotta tra gli spiriti buoni e cattivi. Si prosegue con l’immersione nella natura rigogliosa visitando la bellissima Monkey Forest. È una delle attrazioni più popolari di Ubud; un santuario naturale che ospita un’orda di macachi dalla lunga coda grigia. Oltre a guardare scimmie giocose nel loro habitat naturale, oscillare attraverso baldacchini, rilassarsi lungo i sentieri o nutrirsi di banane, il sito offre belle passeggiate lungo i sentieri lastricati attraverso una foresta di noce moscata. La giornata proseguirà con la visita di Tegalalang, una delle terrazze di riso più belle di Bali che coinvolge il SUBAK (sistema di irrigazione cooperativa balinese tradizionale) . Esplorate l’area passeggiando lungo i percorsi che si diramano nelle risaie, scatta foto, rilassati e goditi il panorama, magari sorseggiando un succo di frutta fresca o acqua di cocco. Se vorrai, potrai abbandonarti al dondolio di un’altalena con vista sulle risaie e provare l’adrenalina che il Bali swing regala.
Una giornata sarà dedicata alle località a nord di Ubud tra templi e natura: la prima visita è Gunung Kawi, un tempio e funerario dell’XI secolo complesso. Comprende 10 candi (santuari) scavati nella roccia che sono stati scavati alcune nicchie protette alte 7 metri (23 piedi) della parete rocciosa a strapiombo. Quindi, si procedere con la visita del Tempio di Tirta Empul nel villaggio di Tampaksiring, uno dei templi più importanti per gli hindu balinesi, costruito intorno a una sorgente d’acqua ritenuta sacra e, difatti, utilizzata in tutti i riti che vengono celebrati sull’isola.
Questa sarà probabilmente la visita più emozionante della giornata perché potrai assistere all’antichissimo rituale di purificazione dei devoti: li vedrai immergersi in un’ampia vasca per lasciarsi bagnare il capo dall’acqua che sgorga da numerose fontane, ognuna con un significato specifico. Dopo aver ricevuto le opportune spiegazioni dalla guida potrai decidere se prendere parte, o meno, a questo rito sacro. Le emozioni di questa giornata non sono ancora finite perchè vi aspetta il panorama sul cratere del vulcano addormentato Batur e il suo lago e, come ultima tappa della giornata il tempio di Besakih. Il tempio Besakih sorge sulle pendici del vulcano Agung ed è il tempio più importante e più grande dell’isola. In realtà non è un solo tempio ma un complesso di 23 templi correlati tra loro. Detto anche Tempio Madre di Besakih per la sua sacralità, è la meta prediletta per le cerimonie principali dell’induismo balinese. Il culto del vulcano Agung si perde nella notte dei tempi. Il luogo è da sempre ritenuto sacro, e la base in pietra su cui è costruito il Pura Penataran Agung (il tempio più importante del complesso) ricorda le piramidi megalitiche e risale ad almeno 2000 anni fa.
La terza giornata vede invece protagoniste le località a sud-ovest di Ubud: si parte con il Royal Temple Taman Ayun a Mengwi. Taman Ayun letteralmente si traduce come “Beautiful Garden”. Fu costruito nel 1634 dal re di Mengwi, ed è composto da ampi canali accessibili solo tramite un ponte che porta ad un cancello riccamente ornato che dà accesso al cortile del tempio. Ha un bellissimo tempio con edificio a più piani tetto e architettura balinese. Continuazione per “Tanah Lot” il tempio famoso per la sua spettacolare vista su una roccia sul mare. Tanah Lot significa letteralmente “Terra nel mare” in lingua balinese. Si dice che Tanah Lot sia stato fondato nel XVI secolo dal saggio Dang Hyang Nirartha. Alcune narrano che il saggio stesse pregando nel vicino Tempio di Rambut Siwi, quando un raggio di luce proveniente da sud attrasse la sua attenzione. Il saggio si mise allora alla ricerca e scoprì che il raggio scaturiva da una fonte di acqua sacra. Iniziò così a predicare alla gente del posto attirando le antipatie del sacerdote locale che gli chiese di andarsene, ma per tutta risposta Nirartha pregò e meditò così intensamente da spingere la formazione rocciosa sulla quale stava pregando nel mare, creando così Tanah Lot. Trasformò inoltre la propria sciarpa in serpenti velenosi che avrebbero dovuto proteggere il tempio. In una grotta davanti al tempio, ancora oggi i monaci tengono imprigionati dei serpenti marini velenosi che si crede proteggano il tempio dal male e dagli intrusi. Sotto alla formazione rocciosa, inoltre sgorga la sorgente di acqua sacra che viene utilizzata per i riti di purificazione ai quali chiunque può partecipare facendo una donazione al tempio. Dobbiamo aggiungere però che l’accesso alla parte interna del tempio è consentito soltanto ai fedeli induisti. L’ultimo tempio della giornata è Ulun Danu Bratan, il tempio shivaista più importante di Bali. E’ posizionato in modo spettacolare nel lago Bratan, all’interno della caldera di un vulcano estinto. Il tempio è dedicato alla dea dell’acqua Dewi Danu e, per questo motivo, è posizionato sulla riserva d’acqua più importante di tutta la zona.
Ci prepariamo per raggiungere la spiaggia di Nusa Dua e godere del meritato riposo, e dirigendoci verso sud-est ci fermeremo a Klung Kung per visitare il Palazzo Kertagosa, tipico e bellissimo esempio del patrimonio dell’architettura tradizionale balinese, precedentemente utilizzato come la corte di giustizia. Si possono ammirare gli affreschi che raffigurano le sanzioni applicate a Bali ai fuorilegge nei tempi antichi. Ci aspettano ancora due templi: il Tempio di Lempuyang, conosciuto come “la Porta del Paradiso” grazie al suo imponente portale d’ingresso a due battenti che inquadra perfettamente l’incantevole panorama sottostante e il Tempio Goa Lawah tempio costruito in una grotta abitata da orde di pipistrelli.
Abbiamo previsto un soggiorno balneare a NUSA DUA. Situata a sud di Bali nella penisola di Bukit, Nusa Dua è una delle più interessanti zone di sviluppo turistico di lusso al mondo. Progettata nel 1972, la sua costruzione si è protratta attraverso un piano di espansione lungo oltre 40 anni, dallo studio del territorio e dei servizi necessari, allo sviluppo di un concept paesaggistico efficace e di un sistema di sicurezza ineccepibile. L’accesso a questo quartiere è regolato da tre ingressi, tutti sottoposti ad attenti security check, per tutelare al massimo gli ospiti di questa zona esclusiva. Questo comprensorio ospita i migliori hotel e resort di lusso di Bali e una vasta gamma di servizi e attrazioni di interesse turistico. Il nome Nusa Dua significa “due isole” e fa riferimento ai due piccoli isolotti artificiali situati di fronte al litorale est.
ALTERNATIVE DI MARE IN INDONESIA
In alternativa è possibile organizzare il soggiorno mare nell’isola di Lombok, ancora selvaggia e inesplorata o alle Gili Island, tre isolette dal mare caraibico (Gili Air, la più vicina alla costa, Gili Meno, la più tranquilla e selvaggia, e Gili Trawangan la più divertente e animata) dove non esistono veicolo a motori, nemmeno i motorini, e l’unico mezzo di locomozione è rappresentato dai carretti trainati dai cavalli. Se invece volete vivere una vacanza del tipo “Castaway dei tempi moderni” potrete raggiungere Kura Kura, nell’arcipelago di Karimunjawa, un fazzoletto di sabbia circondato dall’ oceano e pitturato di verde dalle palme e dalle mangrovie tra l’isola di Giava e il Borneo indonesiano. Vi invitiamo a leggere l’articolo sulla destinazione!!
ABBINAMENTI
L’Indonesia si presta ad un abbinamento con gli Emirati Arabi (Dubai e Abu Dhabi), con Singapore e con la Thailandia